martedì 10 aprile 2012

Questione di Sharing [Through]

L'eccellente analisi di PierLuca Santoro sulle connessioni e le condivisioni relative alle testate online mi induce ad una considerazione.

Ha richiamato il mio interesse il parametro Sharing Through (ST), definito come il rapporto tra il numero di condivisioni complessive sulla testata nel giorno medio e il numero di lettori nel giorno medio della medesima testata.

Ora: quali sono i fattori che influiscono sul valore dello Sharing Through? Provo a fare un piccolissimo elenco:

1. Qualità dei contenuti;
2. Strategia Social della testata;
3. Propensione alla condivisione del pubblico di riferimento.

Avendo definito queste componenti (quali altre possono esserci in gioco?), un ST elevato sarebbe un indice di alta qualità dei contenuti, buona strategia social della testata e propensione alla condivisione dei lettori.
Un Sharing Through basso denuncerebbe, invece, una bassa qualità dei contenuti, stategia social della testata non vincente e ritrosia per la condivisione del pubblico.


Una delle tabelle del Giornalaio


Con tali ipotesi e con i dati del Giornalaio davanti, come si dovrebbero interpretare i valori di Sharing Through? Perchè "Il Fatto Quotidiano" supera "la Repubblica"? Perchè "Linkiesta" schiaccia "Il Corriere della Sera"? Perchè "Giornalettismo" fa molto meglio de "La Stampa"?

Non sindacando sulla qualità (per quanto esiste il modo per valutarla con criteri oggettivi), arrivo alla considerazione: l'impressione è quella che lo Sharing Through sia più elevato per le testate che, o perchè nate online (e.g il Fatto) o perchè esclusivamente online (e.g. Linkiesta), si presume abbiano una migliore strategia social ma, soprattutto, un pubblico con una più spiccata propensione alla condivisione, alla socialità (dico soprattutto perchè ritengo che, tra le tre componenti definite, il peso maggiore sia da assegnare alla terza).

In questo spazio difendo da tempo l'idea che l'insostenibilità economica della carta si risolve con un opportuno approdo online di tutte le testate (almeno quelle nazionali). Ma senza un approccio che, riconoscendo nella condivisione lo snodo cruciale per la crescita della società (con l'attivazione di legami deboli), miri ad alzare il tasso condivisione/connessione; senza una strategia che assecondi e/o incoraggi la socialità del pubblico; io non credo si possa fare tanta strada.

Aggiornamento 11 Aprile 2012
PierLuca Santoro ha completato l'analisi con un altro pezzo sullo stesso argomento. Sarebbe interessante ampliare la lista dei fattori che influenzano lo Sharing Through e, quindi, considerare quali possano essere le azioni capaci di assecondare/incoraggiare la socialità.

Il Modello Fotovoltaico da me proposto in questi mesi, contempla un riconoscimento anche materiale a chi condivide articoli di una certa tipologia. E' inutile rimarcare come il meccanismo abiliti anche un  "riconoscimento sociale" in termini di accrescimento di Capitale Sociale (attivazione dei legami deboli).
Come [mi] stanno dimostrando studi e calcoli che sto facendo, il Modello sembra sia economicamente sostenibile (ci sto lavorando, il progetto si chiama #bionews ma è ancora presto per parlarne diffusamente).

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