sabato 29 dicembre 2012

una Colonna Sonora per Giornalisti e Lettori #ilsabatodimpdlab #52

Viviamo in una età di mezzo. Quello che ci stiamo lasciando alle spalle è chiaro. Ma se proviamo a chiederci verso dove stiamo andando le certetzze spariscono. La bisaccia del giornalista nasce dal bisogno e dalla voglia di capire: chi siamo dove andiamo e come. Cosa è bene portarci dietro e cosa è meglio abbandonare. Ma soprattutto è un libro contro l'indifferenza, contro il feticcio di una presunta obiettività del giornalista che, di solito, maschera l'adesione al pensiero dominante. Per una informazione che smetta di essere forte coi deboli e debole coi forti, che non lasci mai notizie orfane, che sappia uscire dai palazzi del potere per "camminare domandando" all'interno della società.

Questo un passaggio dell'introduzione de La bisaccia del giornalista (che io vedo bene anche come bisaccia del lettore) che sto leggendo in queste ore. Di questo libro vi propongo la colonna sonora, fatta dai brani, e dai versi, richiamati dall'autore Fausto Pellegrini.

In questo sabato di riflessioni e di bilanci, credo ci stia anche molto bene.
Buona lettura e, soprattutto, buon ascolto (alla fine trovate la playlist).

Il grido (Giorgio Gaber) 
E voi che brancolate in un delirio tra il male e il bene
col rischio di affondare nella totale degradazione
aggrappatevi al sogno di una razza che potrebbe opporsi
per costruire una realtà di giovani diversi.

C'è nell'aria un'energia che non si sblocca
come se fosse un grido in cerca di una bocca


Manifiesto (Victor Jara)   
Yo no canto por cantar
Ni por tener buena voz
Canto porque la guitarra
Tiene sentido y razon


A Muso Duro (Pierangelo Bertoli)   
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.


il Motore del 2000 (Lucio Dalla)   
Noi sappiamo tutto del motore
Questo lucente motore del futuro.
Ma non riusciamo a disegnare il cuore
Di quel giovane uomo del futuro.
Non sappiamo niente del ragazzo
Fermo sull'uscio ad aspettare
Dentro a quel ghetto del 2000
Non lo sappiamo immaginare…


la Fine del Cinema Muto (Claudio Lolli)   
Alla fine del cinema muto
si riempirono le osterie
di vecchi attori poco fonogenici
e dalle tante malinconie,
[...] e si perdevano in discorsi accademici
sulla storia e il suo occhio di lince,
per capire se è vero che chi perde ha torto
e che ha sempre ragione chi vince


Coda Di Lupo (Fabrizio De Andrè)   
Ed ero già vecchio quando vicino a Roma a Little Big Horn
capelli corti generale ci parlò all'università
dei fratelli tutte blu che seppellirono le asce
ma non fumammo con lui non era venuto in pace
e a un dio fatti il culo non credere mai.


Analfabetizzazione (Claudio Lolli)  
Ed il potere
nella sua immensa intelligenza
nella sua complessità.
Non mi ha mai commosso
con la sua solitudine
non l'ho mai salutato come tale.
Però ho raccolto la sfida,
con molta eleganza e molta sicurezza,
da quando ho chiamato prigione la sua felicità.


C'è solo la strada (Giorgio Gaber)   
C'è solo la strada su cui puoi contare
la strada è l'unica salvezza
c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada, nella piazza
perché il giudizio universale
non passa per le case
in casa non si sentono le trombe
in casa ti allontani dalla vita
dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.


Scirocco (Francesco Guccini)   
[...] soffiasse davvero quel vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro alla faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri della case,
dietro allo specchio segreto d' ogni viso,
dentro di noi...


Smisurata Preghiera (Fabrizio De Andrè)   
[...] ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere


Questa la Playlist.

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