sabato 12 gennaio 2013

contro @Serv_Pubblico #ilsabatodimdplab #54

Il Miglio Verde, Anno Zero, Servizio Pubblico ed altro ancora. Nel corso degli anni, in tante trasmissioni televisive, Santoro ha sempre letteralmente massacrato un indifendibile avversario politico facendo - a volte riuscendoci bene, altre volte no - l'equilibrista tra informazione e propaganda; poi un giorno, Santoro se lo ritrova davanti, il suo avversario, e, invece di infliggergli il colpo di grazia informativo/politico, decide di rianimarlo.Come dice anche Massimo Mantellini a proposito di Travaglio: L’occasione è unica: Travaglio può parlare finalmente faccia a faccia con Berlusconi e che fa? Niente. Guarda il suo fogliettino e lo legge guardando in camera come al solito. Straziante scena di surrealismo televisivo dove l’abiura ad ogni umana curiosità descrive alla perfezione l’uomo ed il progetto.

Santoro ha voluto combattere (evidentemente per scelta!) sullo stesso campo del suo avversario. Così, invece di utilizzare il tono grave, austero e serio che un dibattito politico esige, soprattutto quando si è vicini alle elezioni politiche, ha addirittura fatto peggio di Vespa la sera prima. Vespa e Berlusconi erano sembrati Sandra e Raimondo e, da bravi moglie e marito, avevano anche litigato. Incredibile, vero? Santoro e Berlusconi, invece, sono sembrati due compari: mancava soltanto il bicchiere di vino, perchè, dell'osteria, le risate sguaiate ci sono state tutte.

Solo alla fine, Santoro s'è accorto che stava esagerando e, nel disperato tentativo di recuperare una certa dignità, ha deciso di attaccare Berlusconi incazzandosi su un argomento che, evidentemente, rispetto a quelli che invece si sarebbero dovuti trattare, era decisamente di secondo piano: i patti tra conduttore e ospite.
E i patti tra il suo ospite e tutti gli italiani? Niente. Poco importa se non si è parlato di un problema che sia uno, dice Jacopo Suppo su Intervistato.com. Giovedì sera, del resto, era uno show. Aveva avuto ragione D'Alema, a Otto e Mezzo, poco prima che Servizio Pubblico cominciasse, nel dire che Santoro avrebbe fatto di tutto per tenere seduto Berlusconi al suo posto: bisognava fare audience. Che, guarda caso, era anche l'obiettivo del suo avversario/compare.

Come farà Santoro a giustificarsi con i suoi azionisti di riferimento, i famosi centomila? Ma davvero questi centomila esistono ancora? Secondo me no, non esistono più perchè i veri azionisti di riferimento sono altri.

No, questo non è un buon Servizio Pubblico.

Forse è la prima volta che mi spingo così tanto nel terreno politico. Il fatto è che, da osservatore delle dinamiche dell'informazione, non è possibile far passare qualcosa che, con l'informazione politica, ha davvero poco a che vedere. L'impressionante mole di tweet di Giovedì sera non fa altro che dimostrare ciò che la ricerca Demos aveva già detto (in rete si parla poco di politica). Dice, infatti, Vincenzo Cosenza: le discussioni, aggregate principalmente attorno all’hashtag #serviziopubblico, usato 118.397 volte, sono state caratterizzate da un mood negativo (68% secondo l’analisi semantica condotta da Blogmeter) e da una prevalenza di contenuti non prettamente politici. Molte le critiche alla gestione della trasmissione e le battute di spirito a commento: la più rilanciata è stata quella della Guzzanti "#ServizioPubblico non mi avete convinta. Non voterò Berlusconi".

Immagine A Ovest di Paperino

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